Il mio obiettivo è positivo!

Nella vita è importante avere degli obiettivi, ci danno una carica positiva e fanno si che il nostro sguardo sia rivolto in avanti. Ma non ogni obiettivo è uguale.

Quando siamo pieni di energie e stiamo bene il nostro cervello diventa un vulcano di idee e non abbiamo alcuna difficoltà a porci degli obiettivi e a perseguirli con tenacia.

C'è chi si mette in testa di correre una maratona e si allena con disciplina, altri vogliono fare un'esame difficile e si incollano ai libri, altri ancora vogliono vedere un angolo remoto del pianeta e pianificano ogni dettaglio del loro viaggio. Raggiunto l'obbiettivo ci si sente appagati e felici ... fino a quando non si inizia a escogitare una nuova meta.

Altre volte gli obiettivi nascono per via dello sconforto. Al consultorio per giovani di Young+Direct per lo più si rivolgono adolescenti che sono in crisi e non desiderano altro che uscirne. Formulano una lista di tutte quelle cose opprimenti di cui si vogliono liberare. Vorrebbero ad esempio liberarsi dei pensieri negativi che li accompagnano costantemente, liberarsi delle preoccupazioni, sbarazzarsi dell'ansia e così via.

Un elefante che vola

È comprensibile che vengano formulati obiettivi di questo tipo in quanto tutta l'attenzione si focalizza sul problema e su tutte le cose che non si vogliono più avere. Le mete in negativo tuttavia non aiutano molto, perché non volere avere un certo tipo di pensieri significa automaticamente avere già in testa quei pensieri. È come dire: “ non pensare ad un elefante che vola” e già ci si immagina un elefante che sbatte le orecchie e si alza in volo!

Per indurre dei cambiamenti positivi e liberarsi così dello sconforto è necessario formulare degli obiettivi positivi e tenerli sempre a mente. Non è la stessa cosa giocare in difesa per non perdere o giocare in attacco per vincere.

Spensieratezza al posto dell'ansia

È sicuramente meglio imparare a focalizzarsi sulle mete positive da raggiungere piuttosto che incallirsi sulle cose di cui ci si vuole librare. Ci si può ad esempio porre come meta, il riconoscere e apprezzare le piccole gioie della vita ed essere felici di poter mangiare un buon gelato e imparare a fare spallucce e quindi fregarsene se non ci si può permettere di comperare le scarpe appena viste in vetrina.