Sexy, sexier, Sexting

Un tempo, e non stiamo parlando di tempi biblici ma di 10 – 15 anni fa, c’erano le poche pagine sui libri di biologia, i giornaletti pornografici o gli amici più grandi a fare «scuola di sesso», oggi c’è internet.

Ben il 74% degli adolescenti maschi e il 37% delle fanciulle ricorre infatti al web per fare sesso, vedere sesso, sapere tutto sul sesso o per cercare un partner.

La rivoluzione informatica ha complicato le cose perché ha consentito nuovi percorsi per la soddisfazione sessuale individuale. Stiamo parlando di sexting, un neologismo derivante delle parole inglesi sex (sesso) e texting (pubblicare testo) utilizzato per indicare l'invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici, sms, mms, e-mail ed altro ancora.

Il sexting è una pratica che segue un suo rituale ben preciso: il fotografarsi col telefonino nudi o in pose provocanti, in genere in bagno, magari facendo in modo che si intraveda anche un pezzo di
specchio, il farlo di nascosto dai genitori, l’inviare le immagini. Secondo una recente indagine, il 20% degli adolescenti ha inviato queste fotografie e il 40% le ha ricevute, il che significa che non esiste solo il sexting attivo, ma anche quello passivo, non voluto. Inoltre il 25% degli adolescenti che pratica il sexting, invia le proprie immagini non solo al partner o all’amico in cui ripone piena fiducia, ma a più persone. Per gioco? Per provocazione? Per ricevere apprezzamenti? Qualsiasi sia il motivo è una scelta che può avere delle conseguenze, non piacevoli, perché ahimè quello che finisce in rete non si cancella più. Questa è una certezza.

E si sa, quando si parla di sesso, internet è una miniera d’oro inesauribile con 2 miliardi di siti pornografici, con una possibilità infinita di informazioni e immagini per tutti i gusti e tutte le fantasie. Quello che si fa sul web non è però ininfluente. Le ampie possibilità di scelta e di cambiamento possono infatti avere ripercussioni anche nella vita reale, soprattutto se una persona giovane o meno giovane non riesce a distinguere la finzione dalla realtà. Per esempio, se non si è fedeli al partner “fantasma” si rischia di non esserlo anche a quello reale o, ancora, di fronte a un problema col partner può risultare più semplice cambiare piuttosto che fare un minimo sforzo per riequilibrare la relazione.

Ogni generazione trova i suoi modi per sviluppare la propria sessualità e per contenerla. Sarebbe sbagliato bocciare il web. Quello che avviene via internet non va condannato per posizione presa. Sono così tante le relazioni d'amore nate in internet tramite i social network e altri strumenti. Buttare tutto in un unico calderone sarebbe sbagliato. Eppure porsi delle domande è lecito ed utile.
E tra tutte le domande quelle più importanti sono quelle che ogni individuo pone a se stesso.
Tipo: “Se invio immagini di me stesso / di me stessa o se invio immagini erotiche e pornografiche di altre persone, che messaggio trasmetto agli altri?” … di una persona romantica, di una persona arrapata, intelligente, banale …

In un mondo dove senza alcun filtro si può accedere a ogni tipo di immagine ed informazione, infrangere il tabù del parlare di sessualità, appare oggi più importante che mai. L'equipe di young+direct l'ha sempre fatto, con gli opuscoli info-boys ed info-girls, (download http://www.young-direct.it/it/?sid=61), negli interventi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole e ovviamente nella consulenza online.