La prima volta

Si fantastica molto sulla prima esperienza sessuale. Ci si aspettano grandi emozioni e allo stesso tempo sia i ragazzi che le ragazze hanno paura che possa andare male.

Ti ricordi ancora come hai imparato ad andare in bicicletta? O a pattinare sul ghiaccio? Sicuramente hai fatto più di un volo prima di riuscire a mantenere l'equilibrio sulla bici o sui pattini. Nessuno si aspetta che un bambino sappia andare in bici fin dalla nascita e tanto meno ci si aspetta che sappia fare le piroette sul ghiaccio con i pattini ai piedi. Ogni cosa si apprende con il tempo, eppure quando si tratta della sessualità le aspettative in genere sono molto alte e si vorrebbe che già dalla prima volta tutto filasse liscio. Eppure va da se che anche nella sessualità le prime volte qualcosa possa andare storto. Nessuno nasce maestro.

È normale che ogni giovane si chieda “come sarà la prima volta???”. Ebbene dalle esperienze altrui si capisce che può essere un disastro quanto un volo a tre metri sopra il cielo. Probabilmente nella stragrande maggioranza dei casi l'esperienza sarà una via di mezzo. A questo punto però è doveroso fare delle distinzioni tra i sessi. Nell' ultima indagine sui giovani altoatesini, fatta nel 2004, si legge che il 75 % dei ragazzi e solo il 46% delle ragazze intervistate ricordano la prima volta come una esperienza piacevole. I ricordi negativi dei maschi sono rivolti soprattutto allo stress della situazione, mentre le ragazze ricordano la delusione, il dolore e infine l'insoddisfazione.
Come viene vissuta la prima volta dipende da varie circostanze. Ad esempio dal rapporto che hai già instaurato con il partner con il quale vuoi vivere le tue prime esperienze sessuali, dipende dalla fiducia che hai nella persona che ti sta di fronte, dipende da quanta intimità avete già vissuto tramite baci, carezze e il petting e non ultimo dipende anche da quanto una persona si sente libera di esprimere i propri desideri e bisogni sessuali. La probabilità che la prima volta diventi una bella esperienza aumenta se sei veramente sicura di essere pronta.
Non esiste una età prestabilita per il famigerato momento, è una scelta individuale ed è controproducente crearsi dello stress magari perché una persona coetanea ha già vissuto la prima volta.

È importante ascoltare il proprio cuore e avere fiducia in quello che ti suggerisce

Per capire meglio se sei pronta a vivere la prima volta puoi porti le seguenti domande. Chiediti ad esempio: Lui/Lei è veramente la persona con la quale voglio condividere la mia prima esperienza sessuale? Mi fido di lui/lei? Fare questa esperienza è un mio bisogno o mi faccio mettere sotto pressione dagli altri? Il mio desiderio di vivere una esperienza sessuale è più grande della paura? La contraccezione è stata discussa e chiarita? Siamo in due a volerlo?

Torniamo alle esperienze altrui. Dall'indagine sui giovani altoatesini emerge che oltre il 90 % dei ragazzi e delle ragazze asserisce di avere vissuto la prima volta perché entrambi lo volevano. Un'altra motivazione è stata: “perché fa parte di una relazione di coppia”.

In ogni caso non dovresti mai metterti o farti mettere sotto pressione. Se ad esempio il tuo ragazzo minaccia di lasciarti se non fai l'amore con lui, hai un ottimo motivo per lasciare perdere. Le minacce e i ricatti stonano con l'amore, mentre la fiducia e il rispetto reciproco sono gli ingredienti principali di una relazione. Inoltre nessuno ti garantisce che lui poi veramente rimane con te se ti concedi.
Non farti impressionare da tutto quello che si dice tra gli amici e a scuola. Se ne sentono di tutti i colori e sembra che tutti abbiamo già provato di tutto. Tieni presente che in nessun altro campo si esagera tanto quanto nei racconti d'amore e di sesso dove ognuno si vuole mettere in scena.

Ascolta il ritmo del tuo cuore. Se una persona veramente ti ama e ti rispetta sicuramente non ti farà pressione. È importante che tu stia bene non solo con il tuo ragazzo ma anche con te stessa. La sessualità deve essere una bella esperienza legata al piacere: piacere che si può sperimentare sul proprio corpo e su quello dell'altro attraverso il coinvolgimento dei sensi delle emozioni e della gioia di vivere. Se la prima volta non dovesse funzionare, pazienza si interrompe e si rimanda a un'altra volta. C'è sempre tempo.